Dibattito sulla laicità
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Il tema della laicità in questi ultimi tempi, è al centro del dibattito etico e politico. Non sempre, per la verità, a questa vivacità si accompagna un’adeguata lucidità, come dimostrano gli equivoci sul significato stesso del termine “laico”, a cui vengono attribuiti i significati più diversi, fonte spesso di incomprensioni e di scontri intellettuali.
Questo libro si propone di fare un po’ di chiarezza, evidenziando i diversi punti di vista e cercando, al tempo stesso, un elemento comune che possa costituire la base per discutere. L’Autore mostra come questo elemento possa essere dato dal riconoscimento dei limiti del proprio punto di vista e dalla conseguente capacità di aprirsi alle prospettive altrui. Lo fa, in concreto, affrontando il problema della laicità dello Stato, della laicità della Chiesa, della laicità nella Chiesa e arrivando alla conclusione che è laico lo Stato quando riconosce di non essere una Chiesa (neppure laicista!): è laica la Chiesa quando riconosce di non essere uno Stato (come era nella cristianità), sono laici i fedeli nella Chiesa quando non si comportano come vice-preti e si assumono in pieno le loro responsabilità terrene. A ognuno di questi livelli, la laicità – proprio perché è rinunzia ad assolutizzare la propria identità - comporta la capacità di percepire la realtà dell’altro e di dialogare. Ne emerge la convinzione che essa si presta ad unire più che a dividere, a costruire più che a distruggere, a fondare l’ascolto e il rispetto dell’altro più che a demonizzarlo.
Un’analisi volta ad abbattere le artificiose barriere che talora vengono innalzate tra credenti e non credenti e a mostrare che il dialogo non solo è possibile, ma può aiutare tutti a capire un po’ meglio gli altri e forse anche se stessi.
Giuseppe Savagnone, Dibattito sulla laicità, LDC, Torino (Leumann) 2006, pagg.160, € 8,50
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