La comunicazione giornalistica dal conflitto alla democrazia
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In un momento storico in cui il clima politico del nostro paese registra una evidente esasperazione dei conflitti, l’informazione può svolgere un ruolo fondamentale per la loro corretta gestione e contribuire in modo decisivo alla loro evoluzione verso stili di comportamento più consoni alla logica democratica. Non è casuale, perciò, che il punto di partenza di questo libro sia il rapporto tra giornalismo, conflitti e violenza. Così come non è casuale che l’opera si snodi attraverso una rivisitazione dei tre grandi temi lanciati dalla Rivoluzione francese e divenuti emblematici della moderna cultura politica – libertà, uguaglianza, fraternità - , muovendo proprio dall’ultimo, il più dimenticato, per rileggere, in rapporto ad esso, anche gli altri due. Il punto d’arrivo è costituito dal tema dell’ultimo capitolo, quello che tratta del rapporto fra giornalismo e democrazia.
Il presupposto sottinteso, in tutto questo discorso, è che il giornalismo oggi abbia bisogno di una riflessione non meramente pragmatica, che lo aiuti ad approfondire la propria funzione nella società odierna e valorizzi la dimensione culturale che fa degli operatori dell’informazione i nuovi “maestri” dell’opinione pubblica. E’ una responsabilità di cui forse ancora non si sono tratte tutte le conseguenze. Questo libro si propone di sollecitare e accompagnare una presa di coscienza che le espliciti.
Giuseppe Savagnone, Sotto il segno di Hermes. La comunicazione giornalistica dal conflitto alla democrazia, Rubbettino, Soveria Mannelli 2006, pagg. 147, € 12
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